In tutta la mia vita non ho
mai posato occhi su di un liquido di un viola tanto inquietante, oscuro, cupo e torbido
come quello del magico Sarrasins!
Sarà forse una pozione fatata composta ad arte da
Mago Merlino per uno dei suoi incantesimi alla Corte di re Artù?
Oppure si tratta del filtro magico della splendida
Malefica/Angelina Jolie diventata
cattiva dopo una delusione d’amore?
Né l'uno, né l'altro!
Una volta nebulizzato su pelle, il liquido magico ci
svela il suo arcano mistero:
una partenza stupefacente che stordisce e confonde, connotata dalla presenza di note balsamiche che si
vestono d'inchiostro e raffinatissimo cuoio che mascherano o comunque mettono in
ombra le qualità del classico e indolico gelsomino con una di quelle evoluzioni a cui Monsieur Lutens ci ha
abituati da tempo, ma (ahimè!!!!) già dopo qualche minuto Sarrasins è come spogliato da quelle note coriacee che ne hanno contraddistinto l'apertura che sembra preludere ad un un incantesimo, per palesare la sua vera
natura, delicata, morbida con un sottofondo solo leggerissimamente indolico,
non so se dato dal fiore oppure da una particolare molecola, usata in campo
olfattivo che ha il nome di Adoxal.
E' un profumo a dir poco affascinante, ma a mio parere
sarebbe stato sublime se le note di testa, che effettivamente fanno sì che la fragranza sia diversa da tutte le altre, avessero trattenuto quell'aura tenebrosa in sottofondo per vestire di mistero il gelsomino che si trasforma infine in modo tale da sembrare un soliflore da educanda!
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