non consiste nel cercare nuove terre,
ma nell’avere nuovi occhi.
Marcel Proust
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La quinta creazione
olfattiva di Grandiflora, frutto della seconda collaborazione con il geniale Bertrand
Duchaufour, si annuncia al Pitti 2017 con un nuovo packaging più moderno e
stiloso che riflette appieno il senso estetico della designer floreale Saskia Havekes: il nome della fragranza è
Boronia.
Situata
praticamente dall’altra parte del mondo rispetto all’Italia, l’Australia è una
terra antichissima e rappresenta per molti un sogno, una terra lontana e
misteriosa ove lungo la costa è
possibile osservare da vicino la natura e perdersi nell’ammirazione del punto in cui montagna, foresta pluviale e
mare si fondono in un’unica realtà. Una distesa incontaminata dove le barriere
coralline sfiorano la costa e la terra rossa lascia spazio a colori
straordinari.
Una delle magiche attrazioni del paesaggio primaverile è la Boronia Megastigma , o Brown Boronia, arbusti di
piccole e medie dimensioni che crescono nelle foreste aperte o nelle boscaglie dei
territori dell’Australia occidentale, da
Perth ad Albany, con foglie aromatiche, lineari ed aghiformi I piccoli fiori pendenti a
quattro petali sagomati a
forma di coppa dentellata o a stella, sono di un giallo brillante all’interno,
mentre all’esterno sono color bruno – porpora. Sebbene anche le foglie siano
molto profumate, gli oli essenziali di Boronia, tra i più pregiati e costosi al mondo, vengono
estratti dai fiori raccolti da piante selvatiche in Tasmania, il cui profumo
viene descritto come assai complesso, esotico ed aromatico, ricco e speziato, con sentori
e sfumature fruttate-agrumate e note floreali, ed estratto attraverso l’antica e costosa tecnica dell’enfleurage.
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Boronia con le sue atmosfere evocative che richiamano una natura selvaggia
ed impervia ricca di contrasti si apre
con sapienti tocchi fruttati e fioriti di
cassis e fresia dando vita ad una magica
costruzione olfattiva che ruota intorno a note verdi, legnose e resinose imbibite
nel cognac.
Le sottili sfumature fruttate e dolci come l’albicocca ed il
caramello non si avvertono sulla mia pelle e forse lo scopo è quello di creare una sovrapposizione per stemperare quella punta di amaro imputabile a note scamosciate, di tè nero e tabacco con hélichrysum che poggia leggero sullo sfondo in un turbinio vorticoso senza
fine, in una magica sinfonia di sentori
ameni attraverso la celebrazione di un fiore nel suo ambiente nativo. continua......