“Il profumo, una
questione di odori, è una poesia della memoria e soprattutto una creazione
della mente”
Jean-Claude Ellena
Jean-Claude Ellena, Grande Maestro Contemporaneo, è aduso scrivere formule brevi e poco concentrate
per rafforzare la finezza, l’impatto ed il significato delle sue composizioni olfattive,
postulato, che ben si adatta all’ultima Sua opera Rose & Cuir creata per
Frederic Malle.
Un exploit olfattivo difficile da comprendere frutto di un vero e proprio esercizio stilistico, ove spicca il tema della "dualità" nell'evoluzione stessa della fragranza che si apre attraverso una reinterpretazione moderna, elegante e
minimalista della rosa ottenuta dal geranio bourbon, dall’estrazione di pepe timut , le cui bacche sono piccole ed
estremamente odorose con note di pompelmo e frutto della passione accompagnata da accenti di ribes nero.
Nell'ouverture la composizione si rivela in tutta la sua trasparenza e luminosità quasi a ricreare quel cielo azzurro e cristallino tipico della Provenza immortalato dalle tele di pittori naturalisti d'avanguardia ammaliati dai suggestivi cromatismi del mare, del cielo e dei campi in fiore tipici della Provenza.
Nell'ouverture la composizione si rivela in tutta la sua trasparenza e luminosità quasi a ricreare quel cielo azzurro e cristallino tipico della Provenza immortalato dalle tele di pittori naturalisti d'avanguardia ammaliati dai suggestivi cromatismi del mare, del cielo e dei campi in fiore tipici della Provenza.
Queste note di apertura fatte di luce viva che sembrano catturare il cielo terso del paesaggio subiscono un repentino cambiamento a causa del
Mistral, il vento freddo e secco che spira tempestoso dalle coste della Francia Meridionale lungo la bassa Valle del Rodano trasformando del tutto il panorama circostante rivelando e diffondendo nell'aria l'effluvio della terra e degli alberi le cui cime si piegano flessuose sotto la sua forza sin quasi a sfiorare il terreno;
ed è proprio il profumo di quest'ultimo con le sue innumerevoli sfumature a tratti legnose, verdi, coriacee ma anche animali , domina interamente la seconda parte della fragranza attraverso l'utilizzo di una molecola sintetica, l' Isobutyl Quinoline creata nei laboratori Givaudan, atta a riprodurre un cuoio cipriato, secco e molto amaro, quasi terroso che permane a lungo sulla pelle.
Lentamente il cielo torna ad essere trasparente ed il sole accarezza dolcemente il volto degli amanti stremati che adagio si allontanano nella quiete ritrovata ed un bacio suggella parole non dette colmando il silenzio di sentimenti inespressi.
ed è proprio il profumo di quest'ultimo con le sue innumerevoli sfumature a tratti legnose, verdi, coriacee ma anche animali , domina interamente la seconda parte della fragranza attraverso l'utilizzo di una molecola sintetica, l' Isobutyl Quinoline creata nei laboratori Givaudan, atta a riprodurre un cuoio cipriato, secco e molto amaro, quasi terroso che permane a lungo sulla pelle.
Lentamente il cielo torna ad essere trasparente ed il sole accarezza dolcemente il volto degli amanti stremati che adagio si allontanano nella quiete ritrovata ed un bacio suggella parole non dette colmando il silenzio di sentimenti inespressi.