Seduttiva, ovvero dotata del potere di sedurre, intrigante e
oscura la composizione olfattiva di Anatole Lebretone, L’Eau Scandaleuse
giocata sul binomio pelle-tuberosa, tanto che originariamente il suo nome era Tubèrocuir!
Arcana, misteriosa e scandalosa ricorda l’allure dei profumi
delle dive degli anni ’30, ed in modo particolare di colei che per antonomasia
è stata la prima diva trasgressiva della storia del cinema: Marlene Dietrich!
Dotata per natura di un mix esplosivo di ambiguità e sensualità nonostante
appartenesse al modello della femme-fatale, la ricordiamo nel film tedesco, che
le aprì le porte della Hollywood degli anni d’oro: l’Angelo Azzurro, quando quelle
che sarebbero diventate le caratteristiche
del suo personaggio erano ancora in nuce.
Indimenticabile nella sua performance canora in panni
maschili mentre in frac e cilindro, nel film "Marocco",cantava con la sua voce roca e sensuale ove
emergeva tutta l’ambiguità del personaggio e regalava per
la prima volta al grande schermo, il primo bacio saffico della storia del
cinema! Si è vociferato molto nella Hollywood degli anni ’30 sulla sua presunta
bisessualità: realtà o finzione? Sicuramente
perversa nella finzione.
L’Eau Scandaleuse di A.Lebreton per me è tutto ciò. Grazie al gentilissimo Andrea Bissoli titolare di Mirem Profumerie di Mantova 1938, ho avuto la possibilità di apprezzare con la dovuta calma e piacere, una composizione olfattiva di un’amena rarità, assaporando una tuberosa che si pone al di fuori di ogni schema olfattivo conosciuto da me sino ad ora: calda e vibrante, si sposa magnificamente con il mio odore naturale di pelle perchè la tuberosa è la mia nota, il fiore del peccato per eccellenza!
L’Eau Scandaleuse di A.Lebreton per me è tutto ciò. Grazie al gentilissimo Andrea Bissoli titolare di Mirem Profumerie di Mantova 1938, ho avuto la possibilità di apprezzare con la dovuta calma e piacere, una composizione olfattiva di un’amena rarità, assaporando una tuberosa che si pone al di fuori di ogni schema olfattivo conosciuto da me sino ad ora: calda e vibrante, si sposa magnificamente con il mio odore naturale di pelle perchè la tuberosa è la mia nota, il fiore del peccato per eccellenza!
Lebreton è un artigiano che lavora
con materie di prima qualità e mai nome fu più appropriato per una tuberosa: talmente
“scandalosa” da risultare nelle note di testa a dir poco shockante,
equivocandomi nel considerarle al primo approccio indoliche o animaliche. Credo che la pietra dello scandalo risieda
(posso sbagliarmi) nell’olio essenziale di Ylang-Ylang che ha una connotazione
medicinale portentosa insieme al castoreum, davana e al 5% di assoluta di tuberosa. Con il passare delle ore
si scalda fondendosi con il calore della pelle dando vita a quelle note
avvolgenti tipiche dei profumi degli anni ’30, quando ancora vi era uno scarso
utilizzo di note di sintesi. E’ una fragranza che mi ha letteralmente ammaliata, a partire dal packaging, semplice, ma al tempo stesso raffinatissimo, la sua scia stregata è prevalentemente indicata per le ore notturne, animalica e languida al tempo stesso.
Silenzio:
si apre il sipario e proviamo ad immaginare la scandalosa Lola che intona le
note che l’hanno resa famosa nell’Angelo Azzurro.