Profondamente impressionante, intensa e oscura: una
delle fragranze più introspettive di tutta la linea, capace di dominare le tenebre.
Mantiene quel che promette il liquido
pregiatissimo frutto del genio creativo di Philippe di Méo, contenuto nel vetro che assume sfumature e colori diversi se ad
attraversarlo è la luce, o lo si guarda da diverse angolazioni, anche se il tema
dominante è sempre l’oscurità!
Questo strano connubio di
elementi olfattivi, tra incenso, oud medicinale, cumino e cipriolo che caratterizzano
le note di testa e permangono per tutto il successivo sviluppo della fragranza mi
riportano alla tematica dell’angoscia continua e a
quella dell’ossessione dell’auto-distruzione che s’impongono in tutta l’opera
di Edgard Allan Poe, ed in modo particolare nella famosissima poesia “The Crow”,
dove è lo stesso narratore a gettarsi
in questo processo in una forma di masochismo, e lascia che lo
consumi e lo distrugga ("la mia
anima fuori di quell'ombra che giace ondeggiando sul pavimento non si solleverà
- mai più!"). Ciò che il corvo gli ha tolto così crudelmente è la sua
solitudine, ma questa crudeltà emerge dalla volontà dell'uomo stesso perché non sa desistere
dall'interrogare il corvo. Egli è affascinato dalla risposta ripetitiva e
desolata dell'animale “mai più”. Il narratore lo interroga continuamente, nella
speranza che esso risponda "sì", o forse, contro ogni desiderio
positivo, nella speranza di sentire un altro "no".
Il corvo sembrerebbe
essere un’allucinazione,e anche se di fatto è reale, ciò non toglie che il
narratore non abbia alcuna allucinazione.
Forse
è quella perversa allucinazione che si accompagna a chi non solo ha inalato le
note particolarissime di Fortis, ma che in preda all’ossessione di
auto-distruzione si è spinto nella sua follia sino a trangugiare l’intera
pozione…
D’Altra parte è lo stesso Philippe di Méo a sostenere che le sue creazioni olfattive riguardino
l’esoterico interpretandole come corpi
volatili che facilitano il passaggio dal mondo reale ad un universo immaginario,
forse proprio come quello di Edgard
Allan Poe, al fine di espellere tutti gli spiriti maligni per poi rinnovarsi
nella reincarnazione….
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