Da grande estimatrice di
pellicole di horror d’autore come quelle del Maestro Guiellmo del Toro, la sua
fotografia pur essendo oscura e macabra mi spingeva a guardare oltre, a vedere
e a cercare la luce nelle tenebre provando un grande senso di bellezza seza
pari, lasciandomi del tutto ammaliata, come nel “Labirinto del Fauno” in un mondo fantastico
di creature sotterranee e spaventose eppur di grande attrattiva.
Può
un’immagine che lascia sconvolti a causa della sua bruttezza-bellezza tradursi
in un odore, o meglio in un profumo?
Roberto Greco, fotografo Svizzero, di origini italiane e ormai stabile a Parigi , ha dimostrato che l'impossibile è possibile, e dopo alcuni tentativi durante una
Sua Mostra del 2014, non andati proprio a buon fine, ha pensato che in questa
sua ricerca particolare solo un parfumeur
come Marc-Antoine Corticchiato
sarebbe stato in grado di portare a termine questa sua idea, e ben 88 prove
sono state necessarie (30 giugno 2016) per imbottigliare
quell’odore legato a quella potenza macabra e onirica della sua serie di scatti
a partire da un fiore (strelizia) ancora
vivo abbandonato nel pattume della
strada: dal punto di vista filosofico ciò che ha voluto dimostrare Roberto
Greco è che da quella luce che filtra da un
paraocchi (da qui il nome di "Œillères), da cui si intravedono solo pochi dettagli che possono dare l'impressione di essere di
cattivo gusto, a mano a mano che il paraocchi si apre giunge luminosa e pura
la bellezza di ciò che è considerato sgradevole.
Proprietà esclusiva Roberto Greco |
Vedere la bellezza dove si pensa
di non poterla trovare, in queste nature morte, agghiaccianti ma impressionanti
per tutto quello che rappresentano.
Roberto Greco pertanto ha dato una direzione precisa al Parfumeur Corticchiato, cominciando dall’Incenso Spezie e Resine, ma allontanandosi dalla serie di foto, poi si è pensato alla Gardenia che doveva essere molto particolare, anche se sulle numerose prove fatte su richiesta di Greco, Corticchiato ha infine creato un fiore che non sapeva di fiore, ma un’intenzione di fiore di pelle, di cumino, muschi, polline e miele nelle note di testa, un profumo, o meglio un odore di corpi nudi marmorei quasi fossero cuciti insieme a disegnare l’iride di un occhio dall’alto (Vedi Hannibal serie tv) , con note di ginestra dal gusto retrò e poi attraverso note di camomilla arrotondate e ammorbidite da Fava Tonka ed heliotropio, simulando note animali, ma senza zibetto o castoreum, con la presenza di assoluta di fieno, arida, secca, quasi arsa, utilizzando tanto Stirax da acquisire proprio la sfumatura dell’incenso come se fosse olibano, con un effetto di cera come di candela spenta, conferendo accenti minerali e fungini ai corpi nudi fotografati e legati tra loro.
Roberto Greco pertanto ha dato una direzione precisa al Parfumeur Corticchiato, cominciando dall’Incenso Spezie e Resine, ma allontanandosi dalla serie di foto, poi si è pensato alla Gardenia che doveva essere molto particolare, anche se sulle numerose prove fatte su richiesta di Greco, Corticchiato ha infine creato un fiore che non sapeva di fiore, ma un’intenzione di fiore di pelle, di cumino, muschi, polline e miele nelle note di testa, un profumo, o meglio un odore di corpi nudi marmorei quasi fossero cuciti insieme a disegnare l’iride di un occhio dall’alto (Vedi Hannibal serie tv) , con note di ginestra dal gusto retrò e poi attraverso note di camomilla arrotondate e ammorbidite da Fava Tonka ed heliotropio, simulando note animali, ma senza zibetto o castoreum, con la presenza di assoluta di fieno, arida, secca, quasi arsa, utilizzando tanto Stirax da acquisire proprio la sfumatura dell’incenso come se fosse olibano, con un effetto di cera come di candela spenta, conferendo accenti minerali e fungini ai corpi nudi fotografati e legati tra loro.
Proprietà esclusiva Roberto Greco |
Proprietà esclusiva Roberto Greco |
Sentire il profumo di "Œillères" é un’esperienza mistica, unica: inizialmente l’impressione che si ha è quella
affogare nel fango, come essere ingoiati dalle sabbie mobili, ma si è così legati alla vita e alla sua bellezza a volte oscura così terrificante,
da tornare lentamente alla luce, per poi fuggire via dagli altri corpi legati
insieme in un tutt’uno pauroso, ma magnifico. "Œillères" è un profumo molto
aromatico, in extrait, non eccessivamente cuoiato, e ha una grandissima persistenza e
proiezione, e poi dopo molte ore la bestia sulla mia pelle si trasforma completamente attraverso sfumature chyprèe.
Immagine tratta dalla Serie Tv Hannibal |
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