Sono un’amante della rosa, ma non di una qualsiasi! Ormai sono
avvezza a costruzioni olfattive ove la “Regina dei fiori” è resa in modo molto
particolare, per intenderci: non la rosellina da giardino inglese o da signorina bon-ton, ma quella sporca e inusitata che si è rotolata nel fango emergendo in seguito in tutta la sua unicità: ricca, e
piena di quelle sfaccettature minerali e terrose che ne arricchiscono le
sfumature e contraddistinguono il suo grande fascino, grazie all’utilizzo di materie
prime di altissima qualità.
Parlo della collezione artigianale di Papillon e
della sua creatrice Liz Moores che con “Tobacco
Rose” regala agli appassionati della profumeria artistica una interpretazione
particolarissima del fiore che da sempre
è stato sinonimo di grazia e femminilità, toccando i massimi vertici della
profumeria che è definita di nicchia.
Nell’envol-lift iniziale si riesce a
cogliere solo per un attimo quella che sarà l’evoluzione di “Tobacco Rose”,
ovvero quella parte maschile di "Giano Bifronte" che ritroveremo nelle note di
cuore e di coda e nel dry-down finale, e che il mio naso individua in una ventata di
tabacco e fieno pungente da cui mi sono sentita avvolgere nell’immediatezza,
per poi cogliere una rosa matura all’apice della sua fioritura, ormai alla fine
del suo ciclo vitale, che mi ha riportato alla mente, nel mio inconscio, anche
se in versione più soft, la rosa femminea
dolce e decadente di “Rose de Nuit” di
Lutens, imputabile probabilmente alla
presenza di note olfattive come ambra
grigia e cera d’api. Il fiore ormai in
dissolvenza, al culmine della sua
maturità, sta per morire e divenire un tutt’uno con l’incenso terroso ed il fumo che
la circonda, perdendo tutta la sua femminilità e dolcezza per mostrare il lato
maschile che l’attraversa per tutta la sua breve vita per poi decretarne la
fine: ovvero la terra ricca e piena di minerali ove sentori resinosi rimangono
come incollati alla pelle con una
persistenza e sillage che a parer mio hanno dell’incredibile, sicuramente ciò è dovuto all’altissima qualità delle materie
olfattive utilizzate e all’elevata concentrazione del parfum che ne fanno quasi
un estratto.
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