lunedì 2 settembre 2019

"Rose & Cuir" di Jean-Claude Ellena per Editions de Parfums Frédéric Malle


“Il  profumo, una questione di odori, è una poesia della memoria e soprattutto una creazione della mente”
Jean-Claude Ellena





Jean-Claude Ellena, Grande Maestro Contemporaneo, è aduso scrivere formule brevi e poco concentrate per rafforzare la finezza, l’impatto ed il significato delle sue composizioni olfattive, postulato, che ben si adatta all’ultima Sua opera Rose & Cuir creata per Frederic Malle.

Un exploit olfattivo difficile da comprendere frutto di un vero e proprio esercizio stilistico, ove spicca il tema della "dualità" nell'evoluzione stessa della fragranza  che si apre attraverso una reinterpretazione moderna, elegante e minimalista della rosa ottenuta dal geranio bourbon, dall’estrazione di  pepe timut , le cui bacche sono piccole ed estremamente odorose con note di pompelmo e frutto della passione  accompagnata da accenti  di ribes nero.

 Nell'ouverture la composizione si rivela in tutta la sua trasparenza e luminosità quasi a ricreare quel cielo  azzurro e cristallino tipico della Provenza immortalato dalle tele di pittori naturalisti d'avanguardia ammaliati dai suggestivi cromatismi del mare, del cielo e dei campi in fiore tipici della Provenza. 

Queste note di apertura  fatte di luce viva che sembrano catturare il cielo terso del paesaggio   subiscono un repentino cambiamento  a causa del Mistral, il vento freddo e secco che spira tempestoso  dalle coste della Francia Meridionale lungo la bassa Valle del Rodano trasformando del tutto  il  panorama circostante rivelando e diffondendo nell'aria l'effluvio  della terra e degli alberi  le cui cime  si piegano flessuose sotto la sua forza sin quasi a sfiorare il terreno;
 ed è proprio il profumo di quest'ultimo con le sue innumerevoli sfumature a tratti legnose, verdi, coriacee ma anche animali , domina interamente la seconda parte della fragranza attraverso l'utilizzo  di una molecola sintetica, l' Isobutyl Quinoline creata nei laboratori Givaudan,  atta a riprodurre un cuoio cipriato, secco e molto amaro, quasi terroso che permane a lungo sulla pelle.

Lentamente il cielo torna ad essere trasparente ed il sole accarezza dolcemente il volto degli amanti stremati che adagio si allontanano nella quiete ritrovata  ed un bacio suggella parole non dette colmando il silenzio di sentimenti inespressi.




1 commento:

  1. Che delusione...il nome non rispecchia la fragranza a mio modesto avviso. Le aspettative erano alte...Ellena è un Maestro ma qui non mi ha emozionato!

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