venerdì 12 gennaio 2018

"Fleur de Lalita" III e ultima parte

Immagine gentilmente concessa da Parfums Dusita
Fleur de Lalita è l’incarnazione olfattiva attraverso cui prende forma la bellezza e la forza  della dea  nelle sue molteplici sfaccettature in un perfetto e delicato equilibrio di note floreali verdeggianti.

Il galbano dell’Iran presente in apertura nel suo aspetto umido e terroso permea di sé l’intera costruzione olfattiva, volteggiando sinuosamente tra i petali della rosa di maggio e aleggiando sul narcotico e ceroso giglio bianco, cingendo in un delicato abbraccio la cremosa magnolia rigonfia d’acqua e l’impudico gelsomino sambac, raffigurando come in un dipinto ad acquarello la fresca e giovane sensualità della dea Lalita, la più bella tra le divinità indù.





In seguito ad una lenta e calda evoluzione, il giglio bianco e la magnolia appaiono sullo sfondo in dissolvenza mentre il gelsomino sambac si ammorbidisce attraverso delicate sfumature tropicali  date dalla dolcezza dell’Ylang-Ylang, dalla cremosità della preziosa vaniglia del Madagascar, tocchi di tuberosa indiana e  da un afflato muschiato dei semi di ambretta.
La trasformazione è in lento e continuo divenire, e la sorpresa più grande si cela ancora una volta dietro al verde smeraldo del galbano che insieme all’ambra grigia, al sandalo di Mysore e alla fava tonka conferiscono al dry-down della fragranza una sfumatura leggermente animale e allo stesso tempo vegetale e muschiata.



Grande evoluzione, materie prime di sublime qualità:  Fleur de Lalita attraverso una rivisitazione in chiave moderna dei grandi classici del passato attingendo direttamente da Le Sillage Blanc e le Douceur de Siam, è destinato a lasciare per sempre il segno nel rutilante mondo della profumeria artistica.

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