martedì 24 ottobre 2017

"Under My Skin" di Francesca Bianchi (oro sotto la pelle......)


E’ passato un anno da quando rimasi letteralmente stregata dal Genio Francesca Bianchi  e dalle sue prime tre fragranze in extrait assolutamente da brivido: Angel's Dust , Sex and the Sea e The Dark Side, profumi dall’aura magica aventi il potere di distogliere lo sguardo dalla ordinaria realtà e  tramutare attraverso  la materia dei sogni le più audaci fantasie.

Ho avuto il piacere di conoscere Francesca personalmente, de visu in occasione del Pitti 2017 a Firenze per la presentazione della nuova poesia olfattiva “Under My Skin”frutto di un lungo lavoro durato all’incirca due anni  inizialmente con materie prime più propriamente animali poiché il suo scopo era quello di dar vita alla "fragranza animalica" per eccellenza;  
dopo aver lavorato con molecole di un certo spessore, dolciastre e pesanti, Francesca si è resa conto che ciò che le piaceva nelle fragranze altrui non corrispondeva a ciò che avrebbe voluto creare per se stessa,  in conformità alle caratteristiche della propria personalità: dolce, elegante e sexy allo stesso tempo. La nostra perfumista non solo ha voluto alleggerire il cuore del profumo, ma lo ha reso morbido, delicato, talcato, quasi  si trattasse di un odore naturale promanante dalla propria pelle e da qui il nome “Under my Skin”



Tutto ciò le ha permesso di capire cosa volesse costruire realmente olfattivamente parlando, senza rinunciare al muschio animale, al cuoio, al labdanum, castoreum ed ambra grigia utilizzando il prezioso burro d’iris (concentrazione al 15% di irone) al fine di  elargire vaporosità insieme a garbo ed eleganza ai materiali più coriacei ed animali, conferendo persistenza, proiezione, longevità e sillage alla stessa fragranza. Il cuore di Under My Skin diventa malleabile nel momento in cui poggia su di una base di legni pregiati come il Sandalo di Mysore, insieme  al balsamo di Tolu, balsamo del Perù,   fava tonka, vaniglia e muschio di quercia.


 Alle note di testa, Francesca ha lavorato solo in ultimo con  un’apertura luminosa ed elegante utilizzando pompelmo e lavanda in modo sublime insieme al pepe nero, garofano e rosa bulgara degno  dell’entrèe theatrale della più affascinante e ambiziosa ballerina di burlesque di tutti i tempi: 
 Alì Rose, colei che ha realizzato la sua più grande ambizione, il sogno americano, indossare piume e paillettes per  infiammare la scena non solo grazie alla propria bellezza, ma al grande talento di cui è dotata, a colpi di voce, perline e movenze morbidamente erotiche dentro quel fascio di luce circolare ove si consuma la felice parabola del suo personaggio esuberante ma di vaporosa ingenuità, nonostante non manchi di grande determinazione Under my Skin è tutto questo: animalico, ma morbido elegante, luminoso e leggero, è una passione che si consuma sotto la pelle, per ciò che si ama, per ciò che si vuole realmente essere senza rinunciare mai alla propria identità e a coronare i propri sogni.


Scena tratta dal film Burlesque




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