giovedì 19 gennaio 2017

"Introduzione a Gabriella Chieffo": "Alla Ricerca del Tempo Perduto"



“Basta che un rumore, un odore, già uditi o respirati un tempo, lo siano di nuovo, nel passato e insieme nel presente, reali senza essere attuali, ideali senza essere astratti, perché subito l'essenza permanente, e solitamente nascosta, delle cose sia liberata e il nostro vero io che, talvolta da molto tempo, sembrava morto, anche se non lo era ancora del tutto, si svegli, si animi ricevendo il celeste nutrimento che gli è così recato. Un istante affrancato dall'ordine del tempo ha ricreato in noi, perché lo si avverta, l'uomo affrancato dall'ordine del tempo.” (Marcel Proust)

Nel godere appieno di un profumo, è necessario avere la possibilità di  saper ascoltare l’animo e di conseguenza conoscere il background culturale del “naso” che ha creato la composizione olfattiva, altrimenti si corre il rischio di non comprendere nel vivo la fragranza cui ci approcciamo per la prima volta.

Oggi voglio parlare di Gabriella Chieffo, una personalità eclettica, selvaggia ed  irriducibile,alla ricerca continua e spasmodica  al fine di cristallizzare le proprie emozioni di vita attraverso un proprio complesso percorso di studi assolutamente eterogeneo, fatto di arte, design ed ingegneria, che ne forgiano l’interiorità e di conseguenza la sua inesauribile  volontà di fermare  i ricordi più lontani e semplici, tramite   quelle che potremmo ben definire: pure emozioni liquide, forgiate da materiali naturali e quasi ancestrali. Il suo percorso olfattivo nella profumeria artistica, è connotato   da un forte coinvolgimento emotivo, nella ricerca del tempo perduto, ma con l’impulso irrefrenabile di guardare sempre al futuro.  

Nel 2014 attraverso le prime quattro creazioni: Lye, Camaheu, Ragù e Hysteria prende vita un intricato percorso narrativo-olfattivo , alla ricerca del tempo perduto, intriso di quello che è il proprio vissuto e che meglio potremmo definire: le Origini.  

Nel 2015, la ricerca olfattiva-interiore,  si arricchisce attraverso l’elaborazione dell'Io profondo, nella riflessione di un forte coinvolgimento emozionale, ed è con Acquasala e Variazione di Ragù, che appone  quel “sigillo”che caratterizzerà tutto il suo percorso olfattivo.


Nel 2016 , la creatrice si fa sempre più introspettiva raggiungendo una profondità tale che la porterà attraverso Maisìa e Taersìa ad estrapolare un concetto estremo di femminino,  al di fuori di ogni parametro convenzionale. La Sua è una donna che non teme di portare sul proprio corpo e nella propria anima, i segni di una passione emotivamente distruttiva,e devastante nell’estremo sacrificio di cercare sé stessa e di non doversi celare agli altri, poiché ciò che rileva nel Suo estremo sacrificio d’amore è la propria affermazione e crescita interiore di fronte i riduttivi schemi della società, pagandone tutte le estreme conseguenze. 

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