giovedì 31 luglio 2014

"FORTIS" Philippe di Méo's Liquides Imaginaires (2011)

Profondamente impressionante, intensa e oscura: una delle fragranze più introspettive di tutta la linea,  capace di dominare le tenebre.

Mantiene quel che promette il liquido pregiatissimo frutto del genio creativo di Philippe di Méo, contenuto nel vetro che assume sfumature e colori diversi se ad attraversarlo è la luce, o lo si guarda da diverse angolazioni, anche se il tema dominante è sempre l’oscurità! 



Questo strano connubio di elementi olfattivi, tra incenso,   oud medicinale, cumino e cipriolo che caratterizzano le note di testa e permangono per tutto il successivo sviluppo della fragranza mi riportano alla tematica dell’angoscia continua e a quella dell’ossessione dell’auto-distruzione che s’impongono in tutta l’opera di Edgard Allan Poe, ed in modo particolare nella famosissima poesia “The Crow”, dove è lo stesso narratore  a gettarsi in questo processo in una forma di masochismo, e lascia che lo consumi e lo distrugga ("la mia anima fuori di quell'ombra che giace ondeggiando sul pavimento non si solleverà - mai più!"). Ciò che il corvo gli ha tolto così crudelmente è la sua solitudine, ma questa crudeltà emerge dalla volontà  dell'uomo stesso perché non sa desistere dall'interrogare il corvo. Egli è affascinato dalla risposta ripetitiva e desolata dell'animale “mai più”. Il narratore lo interroga continuamente, nella speranza che esso risponda "sì", o forse, contro ogni desiderio positivo, nella speranza di sentire un altro "no".
Il corvo sembrerebbe essere un’allucinazione,e anche se di fatto è reale, ciò non toglie che il narratore non abbia alcuna allucinazione.
Forse è quella perversa allucinazione che si accompagna a chi non solo ha inalato le note particolarissime di Fortis, ma che in preda all’ossessione di auto-distruzione si è spinto nella sua follia sino a trangugiare l’intera pozione…


 D’Altra parte è lo stesso Philippe di Méo  a sostenere che le sue creazioni olfattive riguardino l’esoterico  interpretandole come corpi volatili che facilitano il passaggio dal mondo reale ad un universo immaginario, forse proprio  come quello di Edgard Allan Poe, al fine di espellere tutti gli spiriti maligni per poi rinnovarsi nella reincarnazione….

Nessun commento:

Posta un commento