Un pò per fortuna, un pò per pura casualità, mi sono imbattuta nella "rosa carnale" dei miei desideri, ovvero in quella rosa chyprèe sempre desiderata, ma mai trovata. Fragranza creata nel 1993 dal perfumista Gilles Romey, pensata a mio parere per una femminilità d'altri tempi. Verso una lacrima di profumo sul dorso della mano, ed ecco dispiegarsi un incanto o una magia: la rosa più calda, sensuale, languida e notturna che abbia mai sentito! Questo è il profumo della "femme fatale" dalle labbra e unghie scarlatte che non fa mistero della sua femminilità, i suoi capelli sono soffici, ondulati e luminosi e il suo corpo avvolto da una pelliccia di zibellino, non fa certo mostra di se: tutto è lasciato all'immaginazione......... Tutti gli uomini non possono fare a meno di voltarsi al suo passaggio attirati dal magico effluvio che emana la sua persona, cercando di incontrare il suo sguardo ma senza trovarlo mai.....per via dei suoi occhi estremamente sfuggenti e non in cerca di taciti consensi: Lei non ne ha bisogno! La sua calda sensualità è rivelata da quei piccoli gesti nascosti come incipriarsi la punta del naso con un tocco e una raffinatezza glamour, tipica delle donne degli anni '30-40'. Sono passati molti anni da quando con il suo incedere felino e morbido dato da scarpine in camoscio beige dai tacchi molto alti, gli uomini erano incapaci in sua presenza di volgere lo sguardo altrove, ma nella fodera della pelliccia è rimasto intatto tutto il suo profumo. Non avevo mai sentito nulla di così unico e particolare, una rosa sontuosa, morbida e calda in cui ho riconosciuto l'odore dei vecchi piumini di velluto conservati per anni nella cipria in polvere (veri e propri oggetti di culto in un lontano passato) che disvelano una nota particolare e un pò stantìa. L'ambra e la cera d'api conferiscono alla rosa turca uno spessore caratterizzato da un sillage a dir poco divino con un accordo cipriato che è FEMMINA e che altro non potrebbe essere! Una fragranza, a mio parere semplicemente scioccante che ricorda i fasti e i lussi delle donne di un tempo ove la femminilità anche se estrema non era mai ostentata, ma veniva palesata solo nell'intimità di un incontro.
giovedì 29 maggio 2014
"Rose de Nuit" by Serge Lutens
Un pò per fortuna, un pò per pura casualità, mi sono imbattuta nella "rosa carnale" dei miei desideri, ovvero in quella rosa chyprèe sempre desiderata, ma mai trovata. Fragranza creata nel 1993 dal perfumista Gilles Romey, pensata a mio parere per una femminilità d'altri tempi. Verso una lacrima di profumo sul dorso della mano, ed ecco dispiegarsi un incanto o una magia: la rosa più calda, sensuale, languida e notturna che abbia mai sentito! Questo è il profumo della "femme fatale" dalle labbra e unghie scarlatte che non fa mistero della sua femminilità, i suoi capelli sono soffici, ondulati e luminosi e il suo corpo avvolto da una pelliccia di zibellino, non fa certo mostra di se: tutto è lasciato all'immaginazione......... Tutti gli uomini non possono fare a meno di voltarsi al suo passaggio attirati dal magico effluvio che emana la sua persona, cercando di incontrare il suo sguardo ma senza trovarlo mai.....per via dei suoi occhi estremamente sfuggenti e non in cerca di taciti consensi: Lei non ne ha bisogno! La sua calda sensualità è rivelata da quei piccoli gesti nascosti come incipriarsi la punta del naso con un tocco e una raffinatezza glamour, tipica delle donne degli anni '30-40'. Sono passati molti anni da quando con il suo incedere felino e morbido dato da scarpine in camoscio beige dai tacchi molto alti, gli uomini erano incapaci in sua presenza di volgere lo sguardo altrove, ma nella fodera della pelliccia è rimasto intatto tutto il suo profumo. Non avevo mai sentito nulla di così unico e particolare, una rosa sontuosa, morbida e calda in cui ho riconosciuto l'odore dei vecchi piumini di velluto conservati per anni nella cipria in polvere (veri e propri oggetti di culto in un lontano passato) che disvelano una nota particolare e un pò stantìa. L'ambra e la cera d'api conferiscono alla rosa turca uno spessore caratterizzato da un sillage a dir poco divino con un accordo cipriato che è FEMMINA e che altro non potrebbe essere! Una fragranza, a mio parere semplicemente scioccante che ricorda i fasti e i lussi delle donne di un tempo ove la femminilità anche se estrema non era mai ostentata, ma veniva palesata solo nell'intimità di un incontro.
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