martedì 22 gennaio 2019

“Scandal” pour Femme di Roja Dove (2007): un delicato e superbo gioco di equilibri




Un capolavoro artistico di rara bellezza olfattiva: un romantico e raffinato melange floreale declinato in eau de parfum di una eleganza e compostezza senza tempo, ove le singole note sono orchestrate magicamente in un tutt’uno irreale sino a toccare le vette più alte della profumeria artistica e soprattutto contravvenendo al solito clichè che accompagna da sempre la cattiva reputazione della tuberosa, senza mai acquisire un profilo marcatamente pesante e narcotico lasciando scie ben poco eleganti! L’apertura qui è connotata dai fiori d’arancio  e tuberosa, con tocchi soffusi di fresia, mughetto, gardenia e gelsomino di Grasse;  il bouquet è quasi trasparente e cristallino, nonostante queste note siano aduse a conferire cremosità  alla composizione.  La presenza nel cuore della fragranza della rosa centifolia fresca e rugiadosa, così comune nei giardini vittoriani, suscita emozione e meraviglia soprattutto se si considera il fatto che  venga abbinata alla tuberosa. Scandal non si perde nemmeno sul finale attraverso la cremosità del sandalo cui fa da contrasto il rizoma d’iris insieme al muschio di quercia, con un drydown leggermente poudré. La parte indolica dei fiori bianchi c'è, anche se a percepirla è solo il nostro cervello!




 Tanta perfezione mi riporta  alla mente un tempo molto lontano come  quello descritto dalla penna di  Edith Wharton[1]  con dovizia di particolari e poi  riadattato fedelmente sugli schermi da Martin Scorsese con L’Età dell’Innocenza, ove l’elite newyorchese della seconda metà del Diciannovesimo secolo,  rigida e piena di regole, tanto da essere implacabile, è destinata ad essere soppiantata dall’ aggressiva e impetuosa civiltà capitalistico borghese. Tutte le certezze di Newland Archer, giovane e ricco avvocato di successo, già promesso  alla fatua May Welland, vengono meno con l’incontro della Contessa Ellen Olenska, di cui rimane affascinato proprio per il suo essere diversa rappresentando tutto ciò che Newland desidera, ma non trovando il coraggio di rompere la promessa, poiché troppo legato alle convenzioni dell’epoca.  L’amore dei due protagonisti si consuma attraverso un solo bacio,  rapidi sguardi e un  giovane Daniel Day Lewis che a teatro alle spalle della Contessa socchiude gli occhi sospirando quasi a voler carpirne l’essenza attraverso il suo profumo, quello di una donna, bellissima, intelligente ricca di fascino e comunque ai suoi occhi divorziata. E’ forse più emozionante vivere  quello che rimarrà per sempre un sogno irrealizzato nella seppur comoda  decisione di non scavalcare il confine tra l’immaginazione e la realtà?



[1] Premio Pulitzer nel 1921

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