" Ci sono profumi freschi come carni infantili,
dolci come oboi, verdi come praterie
e altri corrotti, ricchi trionfanti
che hanno l'espansione delle cose infinite,
come l'ambra, il muschio, il benzoino e l'incenso
che cantano gli abbandoni dello spirito e dei sensi"
Cristian Cavagna è ancora una volta il protagonista di una
nuova intervista frutto di un dialogo
realizzato attraverso WhatsApp (a
testimonianza dei tempi che cambiano),
in occasione del lancio della sua prima fragranza che rappresenta una magnifica
torta di compleanno creata per festeggiare i quindici anni del gruppo di
Adjiumi primo in Italia , dedicandolo alla Sua grande famiglia che conta ormai
più di 4500 membri.
Q.B è il prodotto
della sua “creatività, poiché tutto ha
una logica, un senso, che parte da una idea che anche se nata per caso, durante
la composizione di “Musa”(la Sua prima Tuberosa), ha uno sviluppo quasi
viscerale, poiché se Cristian abbraccia un
progetto, deve dargli un senso, deve seguire un pensiero che si dipana
attraverso una meticolosa ricerca, affinchè
tutto abbia un significato anche in
riferimento ai più piccoli dettagli che agli occhi degli altri potrebbero
risultare privi di importanza: il nome del profumo,sì come il liquido e la
bottiglia devono andare a braccetto e
diventare un tutt’uno nell’ambito del progetto che sposa.
Come nasce l’idea di Q.B
Mentre Cristian nel 2019 era in procinto di cercare
ispirazione per costruire, arricchire e modificare la prima bozza di CMC, così
si chiamava la tuberosa in passato, durante la stessa estate
onde approfondire gli studi delle costruzioni tipiche del periodo storico della Belle
Epoque, dell’Art Nouveau e Art Decò si recò a Perpignan, nel Sud della Francia,
presso l’Hotel Pams costruito tra il
1852 e il 1872 da Pierre Bardou.
Allorquando Cristian in questi luoghi intrisi di magia di un’epoca ormai scomparsa ,
in un’ elegante atmosfera ovattata durante una breve pausa si accinse a sfogliare le pagine di Nanà di Emile Zola,
ebbe quasi una folgorazione per le note olfattive che avrebbero
caratterizzato un profumo diverso dalla
sua Musa, dedicato ad Adjiumi e precisamente nell’attimo in cui Emile Zola nel 1880 scriveva che <<tutte le botteghe gli erano note,
conosceva i singoli odori, nell’aria satura di gas: i robusti sentori del Cuoio
di Russia, l’aroma di vaniglia proveniente dal sottosuolo di un laboratorio di cioccolateria
gli effluvi muschiati che uscivano dalle porte aperte delle profumerie….. L’uso smodato
che durante la Belle Epoque si faceva del Cuir De Russie lavorato con il
catrame di betulla per acquisire morbidezza, resistenza ed impermeabilità,
caratterizzato da un odore penetrante, insieme agli effluvi della vaniglia
proveniente dalle cioccolaterie e ai sentori muschiati delle profumerie, senza dimenticare il patchouli indossato da
Nanà, hanno fatto sì che Cristian fosse profondamente ispirato nel voler creare una fragranza che
raccogliesse tulle le note citate sotto la guida del Maestro Arturetto Landi,
componendo infine non una vaniglia qualsiasi, intesa come vanillina o come una
torta, ma un baccello di vaniglia caduto e letteralmente sprofondato, affogato
e ingoiato dal magma del catrame di betulla.
Significato della fragranza
La fragranza vuol
rappresentare una torta che si è
bruciata perché rimasta troppo a lungo nel forno: è una metafora del tempo che
fugge velocemente mentre noi adjiumini completamente assorbiti nel rispondere o creare nuovi post, non sentiamo più
telefonate, campanelli che squillano, oppure dimentichiamo la nostra torta nel
forno incuranti del tempo che passiamo sul forum, sempre alla ricerca di
fragranze nuove che nutrono il nostro immaginario, desiderosi di saperne sempre
di più.
Il Flacone
La forma del cubo è una zolletta di zucchero servita per
preparare la torta di Adjiumi, ma è anche una scatola ovvero un contenitore di
scambi, di idee, di appassionati, ed è pure un dado per giocare. Il suo colore è il bianco, e appare come di ceramica, in realtà si
tratta di vetro spruzzato di zucchero a velo porcellanato smaltato! La bottiglia
creata con il logo di Adjiumi insieme
alla barra graduata che è la stessa che
troviamo in cucina su apposite brocche per preparare le torte vogliono essere
un tributo alla Pop Art anni ‘80 di Andy
Warhol , mentre i colori rosso, bianco e nero sono un chiaro omaggio a Coco
Chanel.
La fragranza in extrait de parfum da 50 con un’alta
concentrazione di materia prima è una vaniglia orientale unisex , studiata
sotto una prospettiva completamente nuova tanto che la sua complessità potrebbe
essere paragonata al “cubo di Rubik” dove la difficoltà consisteva nel
riportare ogni colore su ognuna delle sei facce del cubo.
Non lasciatevi trarre in inganno dal nome del profumo “Dolce
Quanto Basta” e dal fatto che si tratti di una vaniglia orientale. Individuare
le singole note che la compongono è impervio.
L’apertura è
connotata da chiari accenti fruttati liquorosi ottenuti con Bergamotto, ribes e una Fragola Naturale
ricavata con tecnologia di Estrazione Jungle Essence Co2 che insieme al Balsamo di Gurjum conferiscono grande volume al profumo attraverso sottili sfumature di Assoluta di Vaniglia del Madagascar, Infusione di Baccelli di Vaniglia e Vaniglia in Co2., Balsamo del Perù e Polvere di Cioccolato cui si accompagna l’Etilmaltolo: un esplicito omaggio ad Angel profumo Icona degli anni
’90.
Cristian con La Q.B esplora una nuova
ricchezza olfattiva percorrendo strade
sconosciute e stravolgendo quelli che sono gli attuali
codici della profumeria artistica moderna, con una nuova interpretazione del
sillage orientale creando una vaniglia morbida ma allo stesso tempo molto
tostata e speziata, poiché letteralmente avvolta dal Catrame di Betulla, Incenso e
Cannella che la rendono irresistibile ma senza risvolti golosi.
Accenti di Patchouli di Sumatra della Regione di
Gayo famosa per la produzione di caffè
contribuiscono a conferire ai baccelli di vaniglia sfumature di caffè tostato. Incredibilmente
le note di cuore sono floreali e lievi nella loro soavità e trasparenza, l’iris e gelsomino fanno da trait d'union tra le note di testa e quelle di fondo della fragranza stessa, dandole
ampio respiro. L’ Ambreine ed legno
di Sandalo regalano morbide gradazioni al baccello di vaniglia ormai
irriconoscibile, insieme al Musk ad al Vetiver
che si rivelano nel drydown finale, con il cuoio che sembra voler lasciare un tatuaggio sulla pelle. Una fragranza assolutamente persistente e
unisex, mai eccessivamente zuccherina, ma……..Dolce Quanto Basta.
.Note: Bergamotto, Ribes, Fragola(JE), Mela e Ananas ,Pepe Rosa , Cannella, Balsamo di Gurjum, Balsamo del Siam, Balsamo Del Perù, Balsamo del Tolu,, Fava di Tonka, Assoluta Di Vaniglia del Madagascar, Vaniglia Co2, Infusione di baccelli di Vaniglia, Polvere di Cioccolato, Etilmaltolo, Catrame di Betulla, Incenso, Patchouli di Sumatra, Iris, Gelsomino, Ambreine, Legno di Sandalo, Vetiver e Musk
Misteri e Rebus svelati nel pack
Nulla è lasciato al caso nella Q.B, nemmeno in riferimento al pack, che nasconde golose curiosità: infatti sfilando la parte superiore della magica zolletta di zucchero, il pack di un rosso deciso per omaggiare Coco Chanel presenta minuscoli disegni, come in una fantasia di Naj Oleari dando forma agli elementi olfattivi presenti in piramide, provette, pipette e la sigla di ADj. Rovesciando questa base, la stessa formerá una piramide dove in chiaroscuro campeggiano le lettere di Adjiumi a caratteri cubitali.
Magnifica recensione,mi sembra di sentirlo,il profumo..di rivivere quella epoca ...quel meraviglioso e unico modo di raccontare i profumi della Claudia Umeton ti fa' entrarevnel mondo dei sogni..Grazie..non vedo l ora di provarlo..
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