Mai nome di una fragranza poteva risultare più appropriato, poiché Salomè, personaggio che si colloca tra mito e leggenda, affondando le proprie radici in un episodio biblico, è stato forse il più rappresentato nel mondo dell’arte: pittori, scultori, musicisti e scrittori come Oscar Wilde ne hanno dato ognuno, la propria personale interpretazione e visione. Il Vangelo di Marco, racconta come Giovanni il Battista venne fatto arrestare da Erode, accusato di adulterio dallo stesso predicatore che non accolse la richiesta della moglie Erodiade di farlo giustiziare: quest’ultima convinse la figlia Salomè a ballare per il patrigno e a chiedergli come ricompensa, la testa di Giovanni il Battista su un piatto d’argento! Salomè accettò e danzò in modo suadente per il Re nascondendo il corpo con sette leggerissimi veli.
L’autore del più
famoso “Ritratto di Dorian Gray” ne propone una versione teatrale più lasciva
ed erotica propria del suo inconfondibile stile.
Liz Moores attraverso la nuova fragranza ispirata a Salomè
ha voluto soggiogarci nel nostro “io” più profondo e se vogliamo “bestiale”, la
parte oscura e repressa ma presente in ognuno di noi! Dal punto di vista
oggettivo il nuovo poema olfattivo di Liz Moores non può lasciare indifferenti:
o lo si ama o lo si odia!
Un profumo intrigante, indolico, famelico e carnale che pur non costituendo un’assoluta novità in campo olfattivo , si distingue per
l’elevatissima qualità delle materie prime come gelsomino, rosa turca, storace, cumino, garofano ed altro visto che le piramidi olfattive riportate non godono di precisione.
La nota protagonista è un gelsomino davvero sporco e potente
che sa di sesso e sudore di un’infuocata notte d’amore tra due amanti che il
tempo ha diviso e che ora hanno l’opportunità di consumare tutta quella
passione e quell’ardore là dove in passato erano troppo ragazzi per avere anche
solo un briciolo di quell’esperienza che adesso li porterà a fondersi
completamente l’uno nelle braccia dell’altro in un solo essere, dopo che il
tempo, la vita li aveva portati lontani l’uno dall’altro. Una fragranza
decisamente spinta in questo senso! Le note del gelsomino indolico incontrano
quelle di muschio quercino che insieme al cumino danno l’esatta percezione di
due corpi caldi e sudati che consumano
finalmente senza remore e senza limiti quell’amore mai dimenticato nelle pieghe
del tempo!
Adesso giacciono completamente esausti, aspettando solo di ricominciare: lui bruno dagli occhi verdi
affonda il suo bellissimo viso tra i capelli biondi di lei, quei capelli che
aveva conservato da giovanissimo in un fazzoletto bianco insieme al ricordo di lei ragazzina che si era sempre negata nell’assecondare il
suo desiderio carnale.
La mia Salome è una donna che ormai ha raggiunto tutta la consapevolezza della sua maturità con il potere di sentire i propri impulsi carnali attraverso quella passione perduta ma poi ritrovata.
Voglio precisare che tutto quel che ho scritto non è
influenzato da nessun’altra lettura o interpretazione del profumo, non sarebbe
giusto e significherebbe giocare sporco.
Bellissima descrizione Claudia, la definirei più una poesia, grazie.
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