Continuando
questa carrellata tra gli Aouds di P.Montale non posso esimermi dal menzionare
Crystal Aoud: assolutamente non impegnativo ma pieno di brio, l’Aoud si
trasforma grazie alla mela verde, al melone e mandarino di Sicilia per
esplodere nell’envol-lift iniziale in mille bollicine sulla pelle;
lezioso, spiritoso, ma se vogliamo il più
vivace ed estivo, con il passare delle ore si ammorbidisce parecchio grazie
alla presenza di vaniglia e muschio bianco nelle note di coda. Indossandolo si
ha come l’impressione di portare tutti i colori del mondo, anche se il tuo
abito è bianco, trasmettendo quella che potrebbe essere chiamata la “Joie de
Vivre”! E’ pura energia profumata e caleidoscopica.
Alcuni anni fa
ebbi la grande opportunità di conoscere e poter sentire “Deep Roses”
appartenente alla Brown Collection di Montale introdotta sul mercato nel 2009,
ma, e dico credo, non reperibile in Italia. Il cuore pulsante di questa
fragranza è la rosa bulgara, e le altre note olfattive la vestono sino a trasformarla in un’armoniosa e vibrante melodia. Il mandarino verde conferisce un tono
frizzante in apertura che pur persiste con il passare delle ore, nonostante la
presenza di ambra e muschio bianco che delineano e regalano alla rosa bulgara e
alla splendida peonia una vellutata delicatezza con una persistenza di due
giorni e una proiezione assolutamente discreta. E’ innegabile che tale melodia
olfattiva mi
riporti alla mente un’altra rosa che poggia al centro della
composizione olfattiva con accordi boisè-fruitè, quella di Monsieur Lutens: “Sa
Majestè la Rose” (Christopher Sheldrake
2000).
Naturalmente ho avuto modo, grazie alla mia amica Paola, di sentire
quello che per me è l’interpretazione più terrificante data all’Aoud che mi ha riportato alla memoria un lungo viaggio in treno nel momento in cui un venditore di merci del
Marocco ha attraversato il corridoio che separava i singoli vagoni , con il suo pellame, carico di
molti altri oggetti adagiati sulle spalle. Nonostante il passaggio dell’uomo
sia stato veloce, il permanere di quell’odore mi ha dato una profonda nausea.
Non è mia intenzione offendere nessuno, ma si tratta più che di un profumo, di
un odore forte, tagliente e molto animalico che nulla ha a che vedere con la
nostra cultura occidentale, sicuramente non è adatto per chi è debole di
stomaco: è l’Aoud Cuir D’Arabie!!
“Original Aouds” mi ha colpita invece come “profumo da sniffo”, è aoud
cambogiano, anch’esso profondo, ma non greve come il Cuir D’Arabie, evocativo
di ricordi lontani quando usavo la colla per la scuola e precisamente la “coccoina”
con un retrogusto di solvente. Molto particolare e piacevole.
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