In un’ora imprecisata
di un tiepido, tardo pomeriggio di inizio aprile, quando le ombre della
sera rendono l’aria del giorno che muore ovattata e quasi irreale, nel cuore
della rive gauche di Milano, nello storico negozio “Profumo” in Via Brera 6,
culla dell’arte olfattiva sin dal 1984, il
titolare Guido Wetter ha
illustrato, in esclusiva per Adjiumi, la
nuova linea di fragranze nata dalla collaborazione
con uno dei più eclettici compositori
contemporanei, Luca Maffei, titolata “Brera 6_ Perfumes”,
contraddistinta dalla elevatissima qualità delle materie prime con la
caratteristica di essere tutte al 25% e quindi molto persistenti, ma niente
affatto invadenti.
L’essenza palpitante di una città storica e moderna come
Milano è cadenzata dalle parole di Guido Wetter
che sebbene abbiano ad oggetto principale la descrizione delle sei
diverse fragranze, con la tecnica del flashback riesce a condurci quasi per mano, nel cuore
di eventi ben precisi con l’ausilio del mezzo più potente che abbiamo a disposizione:
l’olfatto.
L’esordio di questa
linea, che designa una creatività tutta italiana, si compie con No_Name, una fragranza dietro le cui trame non
si nasconde una storia, ma un modo di essere proprio dei milanesi, ove non si
bada alle apparenze, ma alla sostanza: un carattere, un modo di essere e di
vivere. Un profumo di sostanza che segna una presenza ben identificata, pur
senza apparire. L’aroma del delicato pepe rosa si sposa con la polverosità dell’assoluta di
iris e la trasparenza dei semi di ambretta, trasformandosi nella sua evoluzione
in uno skin scent grazie alla presenza di ambroxan, sandalo e muschio che si
adagiano sulla pelle come velluto.
Foyer al contrario, non
passa inosservato: solitamente è norma di
buona educazione non lasciare al proprio passaggio scie di profumo, ma tutto
deve essere contestualizzato! Una prima alla Scala di Milano crea quasi
un’atmosfera di pathos e richiede al pari di un abito di haute couture un
profumo importante e inebriante come Foyer, un vero e proprio gioiello composto
da un bouquet di fiori bianchi ove la
Tuberosa si accompagna alla Gardenia, Gelsomino
Sambac e Ylang-Ylang su una base di patchouli, ambra e vaniglia bourbon. Il complemento indispensabile di una donna
consapevole del proprio fascino che lascia traccia della sua presenza al Foyer.
1848!
Il 3 gennaio 1848, le 4 del pomeriggio: le strade di Milano
sono invase da centinaia di soldati della guarnigione. Secondo il racconto che
del drammatico ' 48 milanese farà Carlo Cattaneo, quel giorno lo Stato Maggiore
aveva dato ai soldati austriaci non soltanto sigari in abbondanza, ma "quanto denaro
bastasse ad ubriacarli, mandandoli ad attaccar briga in città". E i
soldati, fumando e provocando i cittadini, non si fecero pregare. La fragranza
di chiara impronta maschile, si apre con una potenza deflagrante, attraverso il
forte aroma del cognac e un accordo di polvere da sparo, mentre note di tabacco
biondo, cuoio, labdano e patchouli si
snodano nell’evoluzione della composizione olfattiva che abbandona la potenza iniziale
per diventare aromatica e morbida, quasi
a dimostrare che gli echi della battaglia sono sul finire per cedere il
passo ad una base composta da legni pregiati, resine e muschi.
continua...........
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