giovedì 19 giugno 2014

"Introduzione ai Metodi Estrattivi"

Musica e profumo sono molto più vicini di quanto si possa lontanamente immaginare e ciò agli appassionati di profumeria artistica non può certo sfuggire, è del tutto esaustivo un confronto parallelo tra l’utilizzo del termine “nota” per indicare un ingrediente olfattivo e il termine “accordo” per individuare l’insieme di note. Il “Parfumeur” opera alla stregua di un compositore, ma in questo caso la sua abilità è nell’olfatto accompagnata da una conoscenza così approfondita di materie prime  essenziali e molecole da saperle riconoscere singolarmente  ma anche insieme ad altre note per trasformarle in concetti astratti o in stati d’animo, esprimendo creatività e passione e al tempo stesso seguendo delle regole ben precise dando corpo alle proprie fantasie, attingendo dalla moltitudine di odori, dal ricordo delle strade percorse, dalle proprie esperienze e dalle persone incontrate[1].

Alla stregua di un compositore il “parfumeur” dispone dell’orgue , mobile descritto  per la prima volta nel 1884 dallo scrittore francese Joris-Karl Huysmans nel suo libro [2]Countdown  che riscosse un tale successo che alcuni laboratori si appropriarono dell'idea di far riprodurre l’orgue  da veri e propri ebanisti dove poggiavano una moltitudine di ampolle in vetro contenenti le essenze che con il passare del tempo sono aumentate sempre di più poichè soprattutto alla fine dell’800 e agli inizi del 900 quando  videro la luce molte materie prime di origine sintetica[3] (le aldeidi, acetati, butirrati, benzoati, alcoli, ecc) che attraverso una combinazione equilibrata, insieme alle materie di origine vegetale (es: balsamo del Tolu e resine come quella di labdano, benzoino e galbano che avevano la caratteristica di essere dei fissatori) e animale (ambra, zibetto e castoreum) aprirono nuovi orizzonti alla profumeria classica, al fine di ottenere  fragranze vibranti e multi sfaccettate dotate di leggerezza sublime.
Onde ottenere la massima resa olfattiva, dovranno essere precisi e codificati i metodi che consentono di estrarre le molecole odorose dalle materie prime naturali, ottenendo la massima resa olfattiva.  Alcuni di questi metodi hanno origini molto lontane, come il più antico in assoluto per estrarre il profumo dai fiori: l’Enfleurage 



jeandler.blog.lemonde.fr



[1] Le parole del profumo a cura di Ornella Pastorelli, pag. 13
[2]  Elisabeth de Feydeau, Profumi: Storia, Anthology, dizionario , Robert Laffont, 2011, 1206  
[3] Le parole del profumo, pag. 14

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