lunedì 15 febbraio 2021

Musa Paradisiaca di Cristian Cavagna. La Tuberosa Secondo Me. II parte

 



“…….. Nonostante gli occhiali verdi, i cinque rimasero ugualmente abbagliati dallo splendore della Città di Smeraldo. Case e palazzi erano di marmo verde incrostato di smeraldi. Di marmo verde erano i marciapiedi e tra un lastrone e l’altro spuntavano altri smeraldi. Le finestre avevano vetri verdi e perfino il cielo e i raggi del sole erano dello stesso colore.”
“Il Meraviglioso Mago di Oz”, scritto da Frank L. Baum


14 febbraio 2021 Cristian Cavagna imprenditore bresciano appassionato e conoscitore di profumi dopo due anni di lavoro, presenta ufficialmente “Musa Paradisiaca”, la prima di sette fragranze dedicate alla tuberosa.

Gli inizi

Sette tuberose, poiché  come già accennato nella Preview , prendendo spunto dal libro di Gianfranco Ferrè La Camicia Bianca Secondo Me , ha capito che doveva dimostrare alle persone cosa intendesse per tuberosa rendendo giustizia al fiore bianco  per eccellenza come fosse una camicia, modellandola in diverse nuances senza volerla snaturare seppur liberandola da quelle  sovrastrutture che spesso la rendono troppo pesante. 

La Storia

Cristian  ha voluto infondere nella prima delle sue sette tuberose, la regalità, la classe,  l’eleganza  , ovvero quei principi  cardine posti a fondamento dell’Art Nouveau,  che lontano dalle regole accademiche,  dal 1890 diedero vita ad uno stile nuovo e moderno, coinvolgendo ogni ramo delle arti visive,  attraverso due comuni denominatori: la Natura intesa come purezza in chiave simbolica e onirica, stilizzando forme floreali e con la  celebrazione della Donna Moderna ed emancipata rappresentata su dipinti e stampe, raffinata e sensuale , dallo sguardo fiero. 

  Cristian venne colpito in modo particolare dai dettagli dei  manifesti di Alfonse Mucha, uno dei massimi esponenti dell’Art Nouveau che celebrava le forme morbide e sinuose delle donne  contornate da  elementi che attingevano al mondo della natura come la vegetazione, comprendendo immediatamente che la sua Musa doveva assorbire la  linfa vitale dai massimi esponenti dell’Art Nouveau per far sbocciare la sua tuberosa Verde, con una nuance di colori diversi: un verde cristallino e brillante come l'umore vitale che alimenta le piante stesse,  non poteva che essere il verde smeraldo, pietra preziosa che possiede un colore unico e trasparente.


Studiando l’Art Nouveau nelle arti applicate, Cristian è stato come folgorato  dalle Serre Reali e Monumentali di Laeken a Bruxelles con enormi cupole in ghisa ove  piante ornamentali rare e uniche, provenienti da ogni lato del mondo venivano protette dalla  sontuosa struttura in vetro e metallo verde che a  sua volta non solo tratteneva la luce ma si mimetizzava tra piante esotiche come palme e foglie di banano. Cristian ed il suo Maestro Arturetto Landi hanno trovato tutte le risposte nelle caratteristiche della foglia del banano che avrebbe  dato alla tuberosa una sfumatura di un verde, luminoso e trasparente,  determinante anche ai fini della denominazione della fragranza stessa:  Musa Paradisiaca che è il nome botanico del banano, sebbene oggi poco usato.   
  
Serre di Laeken

Musa, perché vuole essere un omaggio a tutte le donne, alcune delle quali in passato furono vere e proprie Muse  che ispirarono Alfonse Mucha con l’attrice  Sarah Bernhardt e Klimt  con Adele Bloch  Bauer, donne bellissime, paradisiache, irraggiungibili e ieratiche  che alimentarono la loro straordinaria arte.

Il Profumo

Il fine primario è stato quello di  plasmare una tuberosa il cui DNA si sarebbe ritrovato anche nelle successive, così come la guerlinade fu per Guerlain.

La creazione olfattiva è il risultato di un vero e proprio gioco di prestigio poiché attraverso tecniche innovative, Cristian ed il Maestro scoprirono contemperando gli equilibri tra assoluta di tuberosa, assoluta di vaniglia  e foglie di banano JE, che  diminuendo  l’assoluta di vaniglia  in eccesso, sarebbe aumentato il volume della tuberosa con note  verdi smeraldo in testa, riproducendo le geometrie delle sfaccettature  della pietra preziosa tipiche di un architetto della moda come Gianfranco Ferrè , conferendo alla Musa Paradisiaca un taglio sartoriale perfetto e utilizzando elementi provenienti dai diversi continenti, presenti nelle serre di Laeken, come: zenzero (Costa d’Avorio), sedano (Francia), balsamo di Abete,  prugna e caffè,  narciso (Francia),  Ylang-Ylang (Nosy Be) Iris, e Zagara,  Cacao, fave di Tonka (Brasile) ambra grigia, vetiver, sandalo, muschio bianco e zibetto creando un profumo floreale paradisiaco, sontuoso e regale. Le note olfattive presenti danno vita ad una tuberosa elegante, di classe, raffinatissima, mai peccaminosa o lasciva,  attraverso l’esaltazione  dei dettagli e  sfumature  , al fine di  rendere lo smeraldo sempre più abbagliante, quasi ad ornare le splendide donne di Alfonse Mucha. Cristian ha voluto riprodurre all’interno del suo giardino reale, con le materie prime provenienti da ogni parte del mondo la sua Serra rendendo anche il liquido giallo oro protagonista, traendo ispirazione dal periodo d’oro di Klimt e dall'arte orafa del tempo.   

Una delle caratteristiche dell’Art Nouveau è  la linea curva, quelle curve che ricordano i fianchi ed il seno delle Muse,  che hanno ispirato gli artisti del tempo, anche  se in realtà il fattore determinante è stato il fiore, la foglia ed il frutto di banano. La bottiglia del profumo vuole anche rappresentare le grandi cupole delle serre sotto  le quali si trovavano piante maestose come il banano che si confondevano con le strutture verdi in ferro delle impalcature della Serra di Laeken. Anche il tappo zigrinato, è un omaggio all’Art Nouveau che allo stesso tempo ricorda il fogliame ed i componenti del fiore di banano. Sul vetro una serigrafia su foglia d’oro con il nome di Musa Paradisiaca, un chiaro  riferimento a mio parere all’Albero della Vita di Klimt. Il flacone è l’abito di un profumo iconico, così come lo è il pack: bianco e oro con interno oro. 
                                                                    


Ogni tuberosa sarà illustrata da giovani artisti , a ribadire il concetto del contenitore   di piante ed ingredienti ma anche di illustratori provenienti da ogni parte del mondo, la prima è l’australiana  Rhea Ornias





Musa Paradisiaca 100ml Extrait de Parfum

Note di Testa:

 tuberosa (India) - Foglie di Banano (SPME*) -Sedano (Francia) -_Zenzero(Costa D'Avorio)

*Solid phase micro extraction


Note di Cuore

Tuberosa (India), Narciso (Francia) -Ylang-Ylang(Nosy Be)


Note di Fondo

tuberosa assoluta - vaniglia assoluta - cacao (Costa D'Avorio) - Fava TonKa (Brasile) - sandalo - zibetto



 



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