Immagine tratta dal film "Frida" |
La vita è davvero strana: ognuno di noi attinge al proprio
vissuto, alle proprie emozioni ed ai propri dolori che possono annientarti del
tutto come pure dare origine ad una metamorfosi
cui si accompagna una rinascita che passa attraverso la scoperta di
avere capacità incomprensibili al nostro intelletto, al di là di ogni possibile
immaginazione.
Il riferimento è a Frida Khalo, una delle esponenti più
rappresentative dell’arte messicana del XX secolo cui Bologna e Palazzo
Albergati quest’anno hanno aperto le proprie porte ad una mostra dedicata in modo particolare al
surrealismo dell’artista e all’esplosiva storia d’amore con Diego Rivera.
Anche Hollywood non è rimasta immune al grande fascino della pittrice attraverso l’adattamento cinematografico del
libro Frida: “A Biography of Frida Kahlo” di Hayden Herrera interpretata
magistralmente da Salma Hayek nel 2002. Scioccante l’incidente che la giovane studentessa
messicana, già appassionata di arte, ebbe il giorno in cui l’autobus che la
portava a casa da scuola, uscì fuori strada, devastando per sempre il corpo di
Frida attraverso innumerevoli e permanenti ferite che la costrinsero a letto
per mesi, senza per questo privarla
della grande forza di volontà, tratto distintivo del suo carattere, dimostrando
in primo luogo a se stessa e poi alla sua famiglia di avere la capacità di
essere indipendente proprio iniziando a dipingere.
Il resto
è storia: i suoi dipinti e tutti i suoi autoritratti ove il colore dominante è
il rosso, che è vita, ma anche sofferenza e passione sono di grande impatto emotivo e anche molto
intimisti: lo specchio della sua anima.
Nel
marzo 2017 durante la Mostra di
Profumeria Artistica Esxence che ogni anno si svolge a Milano, Frida Khalo
viene celebrata anche da Homolegans, un nuovo e giovane marchio italiano, con
“Paloma y Raìces”. La fragranza è travolgente come la vita e i dipinti di
Frida, e la sua struttura olfattiva è davvero amena con note di testa quasi psichedeliche
da alterare la percezione della realtà!! Sebbene infatti pensassi che
l’apertura fosse connotata da note come elicriso o liquirizia nera, sono stata
indotta in errore, ho avuto una vera e propria allucinazione olfattiva: poiché
menta, tabacco, caffè ed in modo particolare le note acidule del pompelmo all’unisono mascherano almeno per un’ora sulla mia pelle,
un cuore di tuberosa e Ylang-Ylang
sbocciando gradualmente con lievi pennellate gourmand. Durante l’evoluzione
finale la tuberosa assume una connotazione lattea elargita da bacche di
vaniglia, fava tonka, benzoino e balsamo di Tolu .
Un
profumo pieno di mistero e contraddizioni, ma che non poteva esprimere meglio
una vita dolorosa sì, ma piena di passione, di amore e di ombre che hanno
costellato la sua esistenza.
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