Già in passato ebbi modo di sentirlo
sebbene distrattamente presa da chissà quale altra fragranza, eppure mi colpì
per il suo sorprendente calore e per l'alta qualità delle materie prime che
contraddistingue tutte le creazioni olfattive Micallef.
Durante un caldissimo pomeriggio estivo di qualche tempo fa nonostante i più di 34° all'ombra ho cercato
riparo nel mio piccolo angolo di paradiso profumato, ed è iniziata una piccola
storia d'amore, ebbene si, con un profumo!
Ad un primo rapido sguardo colpisce il suo
colore,di un biondo miele scuro senza per questo tralasciare le rotondità della
magnifica bottiglia superba che contiene il liquore magico, il cui profumo
evoca tutta la magia del bosco autunnale;
basta socchiudere gli occhi per avere
l'impressione di camminare su di un soffice manto di foglie secche appena
cadute, al riparo di una calda, morbida coperta di cachemire che ti avvolge in
un morbido abbraccio, fatto di cose familiari, di un caminetto, di castagne
messe ad arrostire e vin brulè.
Il Patch è davvero il cuore di questa fragranza,
ma è un patch morbido e cremoso, la cui rotondità è conferita dalla violetta,
dall'iris e dalle mandorle per suggellare un accordo davvero unico con una nota
di cuoio (cisto) che può essere più o meno presente a seconda della pelle di chi lo
indossa.
Ha messo chiome il bosco d'autunno.
Vi dominano buio, sogno e quiete.
Né scoiattoli, né civette o picchi
lo destano dal sogno.
E il sole pei sentieri dell'autunno
entrando dentro quando cala il giorno
si guarda intorno bieco con timore
cercando in esso trappole nascoste.
(B. Pasternak)
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