lunedì 2 giugno 2014

"Bombay Bling" by Neela Vermeire

Obnubilata dalla ridondante bellezza esplosiva di Bombay Bling, la fragranza creata dal grande Bertrand Duchaufour per Neela Vermeire, cercherò di limitarmi nel descrivere per quanto estremamente difficile, le sensazioni del conturbante poema olfattivo che ha come tema dominante le colorate e rutilanti scenografie bollywoodiane, magicamente fatte rivivere sullo schermo dal grande Baz Luhurman con Moulin Rouge. Bombay Bling è una fragranza di un erotismo a dir poco gioioso,un inno stesso alla femminilità la cui apertura iniziale risulta essere violenta e magnetica attraverso l’Ylang-Ylang fiore dell’estasi e della seduzione che prelude ad una ipnotica esplosione di fiori bianchi con la carnale e voluttuosa tuberosa insieme alla cremosità della gardenia che conferiscono una nuance a dir poco sontuosa e avvolgente con un esotico sottofondo di “frangipani” che mantiene magistralmente intatta la sua bellezza per tutto il tempo con una intensità tale da superare il profumo dello stesso gelsomino, senza mai stonare in questa evoluzione magica e rutilante della Bollywood straripante di Baz Luhurman, poiché a far da contrappeso al bouquet di fiori bianchi è il cumino insieme al patchouli con le note leggermente acidule del mango e del litchi che fanno da contrasto a tanta dolcezza impedendo allo stesso tempo che spezie come cumino e cardamomo sovrastino questa composizione olfattiva davvero unica nel suo genere, oserei dire “onirica”,poiché apre le porte ai sogni colorati da quei veli sottili e impalpabili di cui sono ricoperti i corpi sinuosi delle ballerine indiane con i loro capelli lunghissimi e lucidi su cui poggiano tiare che brillano in un armonia di suoni e di luce di un mondo scintillante che non c’è ma esiste solo sul grande schermo.


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