I profumi accompagnano da sempre
la mia vita come pure una certa cinematografia di genere o meglio di nicchia
che a volte costituisce un vero e proprio tramite non solo per sentire ma per accedere
alla profondità della fragranza stessa, per carpirne anche il significato
simbolico e inconscio: parlo di animo umano,
di quelle corde sottili e interiori che Francesca Bianchi con il Suo
tocco personale, riesce a penetrare, risvegliando ricordi sopiti o suoni cupi e ipnotici che magnificano il senso di
incombenza delle immagini che mi hanno letteralmente trafitta in film dalle
caratteristiche fortemente visionarie.
La parfumeur ha presentato al
Pitti di quest’anno due nuove fragranze: “The Black Knight” (un vetiver
cuoiato e aromatico dal fondo floreale)
e Lost in Heaven (opulento fiorito, speziato e animale).
"The Black Knight", è una fragranza gotica,
complessa e talmente intensa che oserei definire “viscerale” in cui la
Parfumeur Francesca Bianchi si è manifestamente ispirata al condottiero italiano del Rinascimento Giovanni
Dalle Bande Nere, della famiglia dei Medici. Francesca laureata in storia
dell’Arte a Firenze pur conoscendo la
storia e le gesta del Cavaliere (una statua di Baccio Bandinelli lo commemora
in Piazza San Lorenzo a Firenze), rimase realmente impressionata dal film storico di Ermanno Olmi “Il Mestiere delle Armi” (2001) che da un
lato ne magnifica le gesta in campo militare ma dall’altro esplora la sua anima nel letto di morte, attraverso la narrazione
degli ultimi giorni di vita del soldato pontificio mediante un
lavoro di qualità virtuosistica che attinge a fonti storiche con uno sguardo di forte e rara fascinazione visiva. Un affresco
pittorico di scene che cadenzano una narrazione ritrattistica dell'anima,
della vita e della morte, nei suoi scenari di guerra, vuoti come silenzi
gelidi.
In “ The Black Knight” Francesca Bianchi da storyteller dei profumi, intraprende lo stesso percorso, traendo ispirazione
dall’opera del Maestro Olmi, e si serve di quelle note olfattive come
il patchouli, l’artemisia ed il vetiver,
insieme allo styrax ed il carvi per ricreare l’atmosfera di un campo militare
di battaglia con l’odore pungente della polvere da sparo, delle sterpaglie secche, dei cavalli che ansimano e scalciano per il freddo e la fame , nel gelo imperituro di una Pianura Padana tra
oscillanti tonalità di grigi e bianchi, catturati nella nebbia delle
distese naturali, in una luce livida e piatta.
Giovanni è un personaggio di
grande spessore: da soldato papale, possiede qualità militari raffinate: Egli é il "Gran Diavolo" delle tattiche ardite, ma è
fiero, rigoroso e audace al tempo stesso con spregio del periglio, e
nonostante il mancato sostegno al Suo esercito di mercenari, il coraggio lo
spinge a proseguire e a caricare i Lanzichenecchi, ma si troverà a fare i conti
con i mutamenti storici nella rivoluzione delle armi: l’uomo smetterà di essere
un soldato nello stridente rumore della sua armatura, per divenire un bersaglio a cavallo ferito
sotto al ginocchio da una palla di falchetto.
Nell’ultimo
atto della narrazione storica il suo
sguardo consapevole di fiera accettazione nel letto di morte, si perde in una deriva onirica: quelle di un uomo che ha molto
amato, rievocando tutta la carnalità
della Sua relazione con la nobildonna di Mantova Camilla de’ Rossi.
E’ proprio questa dualità del personaggio di
Lorenzo che Francesca ha voluto riprodurre nella fragranza che abbandona i
tratti graffianti e acuminati propri della guerra e del cavaliere vigoroso che
caratterizzano “The Black Knight” nell’apertura iniziale, per poi rivelare
attraverso la sua evoluzione il lato romantico di Giovanni: l'incontro con la Nobildonna di Mantova Camilla
de’ Rossi a partire da quella scintilla che aveva portato i loro sguardi pieni di desiderio ad incrociarsi per perdersi l'uno nell'altro nella consapevolezza che ogni rapporto carnale poteva essere l'ultimo, con il capo di lei chino sulle gambe di lui: una scena che ricorre spesso nel suo delirio onirico.
La fragranza si evolve in modo sublime poiché il cuoio (styrax) inizialmente caratterizzato da note animali si ammorbidisce insieme al vetiver che si arrotonda per mezzo della rosa bulgara e del burro d’iris con tocchi di miele e una base di legno di cedro e muschio di quercia rivelando che Giovanni Dalle Bande Nere non era solo un cavaliere dalla foga impetuosa, ma era anche un uomo consumato dall’amore ardente per la Nobildonna di Mantova ripercorrendo nel suo delirio febbrile negli ultimi istanti di vita, tutti i momenti dei loro fugaci incontri. Non si era tuttavia sopito l'affetto che provava per la moglie ed il figlio lontani.
La fragranza rispecchia appieno il personaggio storico cui Francesca si ispira, di grande volume ed impatto, è graffiante e persistente: possiede grande proiezione, e soprattutto una immensa evoluzione!
La fragranza si evolve in modo sublime poiché il cuoio (styrax) inizialmente caratterizzato da note animali si ammorbidisce insieme al vetiver che si arrotonda per mezzo della rosa bulgara e del burro d’iris con tocchi di miele e una base di legno di cedro e muschio di quercia rivelando che Giovanni Dalle Bande Nere non era solo un cavaliere dalla foga impetuosa, ma era anche un uomo consumato dall’amore ardente per la Nobildonna di Mantova ripercorrendo nel suo delirio febbrile negli ultimi istanti di vita, tutti i momenti dei loro fugaci incontri. Non si era tuttavia sopito l'affetto che provava per la moglie ed il figlio lontani.
La fragranza rispecchia appieno il personaggio storico cui Francesca si ispira, di grande volume ed impatto, è graffiante e persistente: possiede grande proiezione, e soprattutto una immensa evoluzione!
N.B. Tutte le immagini a parte la prima a destra, sono tratte da Il Mestiere Delle Armi di Olmi